Airbrushartstudio.it grafica sul casco di Simone Moro per The North Face
Simone con Denis Urubko è stato impegnato nella prima invernale sul Nanga Parbat (Pakistan) attraverso la parete Diamir. Anche se a buon punto nella spedizione, a causa delle avverse condizioni meteo, i due alpinisti hanno annunciato la loro decisione di abbandonare il tentativo.
La natura è stata ancora una volta più forte. La spedizione di Simone Moro e Denis Urubko al Nanga Parbat è giunta al termine e la prima salita invernale della Montagna Nuda dovrà attendere un altro giorno. Nevica da giorni e giorni e le previsioni del tempo fornite da Karl Gabl di Innsbruck si sono rivelate pessime: dopo una breve pausa di 36 ore la nevicata e il vento continueranno per tutta la prossima settimana. Ciò significa che nel breve futuro dovrebbero cadere oltre 1,5 metri di neve.
Airbrushartstudio.it grafica sul casco di Simone Moro per The North Face
È chiaro quindi che in queste condizioni qualsiasi tentativo sarebbe semplicemente troppo pericoloso, con raffiche di vento in quota che raggiungono i 130 km/h. In queste condizioni proibitive tornare indietro ècertamente la decisione più giusta.
I due alpinisti avevano deciso mentre erano sulla montagna stessa di provare una nuova via sulla linea tentata da Messner ed Eisendle nel 2000. Questa sale il versante sinistro della grande parete del Diamir e per salire questa loro furono costretti a traversare il tormentato ghiacciaio e soprattutto traversare sotto il pericoloso seracco di Kinshofer. I due alpinisti avevano anche scoperto un modo per aggirare questa via e pericolo obbligato… ma ora, con tutta la neve fresca, la missione sarebbe impossibile e troppo pericolosa.